E arriviamo adesso a parlare della quarta serie dell’Arrowverse: Supergirl.
Questa serie si è conclusa solo pochi giorni fa con la sesta stagione e rappresenta una parte molto importante dell’Arrowverse. Dunque ragazzi, cosa può dirvi il vostro Vero Credente su questa serie… beh, un sacco di cose.
Ma come sempre, partiamo dalla premessa:

«Quando ero bambina il mio pianeta, Krypton, stava morendo. Mi hanno inviata sulla Terra per proteggere mio cugino. Ma la mia capsula è stata mandata fuori rotta e quando sono arrivata mio cugino era già cresciuto ed era diventato Superman. Così ho nascosto i miei poteri fino a poco tempo fa quando un incidente mi ha costretta a rivelarmi al mondo. Per molti sono solo un’assistente alla C.A.T.C.O. WorldWide Media, ma in segreto lavoro con mia sorella adottiva al DEO per difendere la mia città dalla vita aliena e da chiunque voglia farle del male. Io sono Supergirl!»

(Kara all’inizio di ogni episodio della prima stagione)

C’è una cosa fondamentale che bisogna sapere su questa serie: è ambientata su un’ altra terra. Nella seconda stagione di The Flash il professor Martin Stein ci introduce al concetto del multiverso, e durante un episodio crossover fra Supergirl e The Flash scopriamo che la Ragazza d’Acciaio si trova su Terra-38 e che tutte le sue avventure si svolgono li.
Kara ci viene presentata come una ragazza molto coraggiosa, forte fuori ma spesso anche fragile dentro e penso che uno dei punti più sfiziosi della serie sia il rapporto che ha con sua sorella Alex: le due spesso si supportano ma altrettante volte litigano.

Nella prima stagione Superman è completamente assente, e lo vediamo per la prima volta nella seconda stagione, dove è interpretato da Tyler Hoechlin. Non parlerò adesso di questo Superman perchè voglio riservare le mie opinioni sul nuovo volto dell’Uomo d’Acciaio quando parlerò di Superman e Lois.
Il rapporto fra i due cugini kryptoniani è molto bello ed è molto particolare notare come sia un paradosso il fatto che Supergirl dovesse essere un mentore per Clark e che invece si verifichi l’opposto. Per quanto riguarda invece gli altri personaggi devo dire che sono quasi tutti decenti: Martian Manhunter ha un buono sviluppo, così come Alex Danvers o come Brainiac 5 (Brainy) e anche Dreamer.

La serie per quel che mi riguarda presenta però tre errori principali:
Il primo, non molto grave, riguarda gli effetti speciali. Supergirl è una serie che è partita con un budget molto basso e questo ha portato alla realizzazione di effetti speciali abbastanza deludenti.

Il secondo problema riguarda i villains. Alcune volte Supergirl presenta cattivi spietati e fermi nelle loro idee, come Agent Liberty nella quarta stagione, e altre volte invece ci sono cattivi che si redimono poco dopo aver compiuto gesta orribili. Per non parlare dei recenti cattivi che non sono altro che mostriciattoli alieni con una CGI veramente penosa che li rende simili a pupazzi, producendo così combattimenti che hanno 0 Phatos. Per quel che mi riguarda Supergirl ci ha inoltre presentato la versione peggiore di Lex Luthor: stereotipato, ridicolo e messo li solo perché le idee stavano scarseggiando e così hanno riciclato il cattivo più famoso di Superman.

Il terzo difetto di questa serie è che (almeno secondo me) è troppo infantile. Non stiamo semplicemente parlando del tipico patriottismo americano che si trova nelle storie di Superman, ma di veri e propri insegnamenti che vengono esposti dai personaggi con dialoghi molto banali del tipo:
-“Dai su non arrenderti, se credi in te stessa Kara si aggiusterà tutto
-“Oh si Alex hai proprio ragione, ti voglio bene.
Insomma, non sono certo dialoghi che tengono incollati un ventenne, ritegno che possano al massimo appassionare un ragazzino o una ragazzina di 8 anni.

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Insomma ragazzi, per farla breve, Supergirl è una serie che può appassionare un fetta specifica di fan. Non è una serie brutta, ha molto potenziale, alcune volte la trama è buona e altre volte invece lascia molto a desiderare. Il finale è stato sicuramente buono e ha chiuso tutto il lungo cerchio aperto dai vari personaggi, ma il problema dell’infantilità ovviamente persiste ed è palese quanto sia forzato il lieto fine e il coming out di Kara, che come sempre esorta ogni tipo di spettatore a credere in se stesso, ad amare il prossimo, ad essere se stessi ecc…

In questi 6 anni la serie è sempre stata coerente, non mi ha mai particolarmente interessato (nonostante l’abbia seguita dalla prima stagione), ma mi resterà comunque nel cuore e un pò mi mancherà seguire le avventure di questo storico tassello dell’Arrowverse.

Bene ragazzi, anche per oggi la finiamo qui. Mi raccomando di non perdere gli altri articoli che sto scrivendo sull’Arrowverse e di fare un salto sul nostro sito, sulla mia pagina Instagram e su quella di Nerd House!

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