Buongiornoooo amici di Nerd House qui e Hulia e Prim che vi parlano e oggi avrete la doppia recensione su “Shadow and Bone”, la serie Netflix basata sui famosi libri di Leigh Bardugo, di cui abbiamo già scritto una recensione, quindi in questo articolo non ci dilungheremo troppo nella trama.
Iniziamo con la visione di chi non ha letto i libri e poi passeremo la parola alla nostra esperta Prim.

Sin dai primi minuti della serie sono rimasta sbalordita (ma quanto budget hanno avuto?)
La scenografia, gli effetti speciali, i costumi e la quantità spropositata di comparse, mi hanno dato subito la sensazione di star guardando un prodotto di grande qualità. Soprattutto se pensiamo che la precedente serie Netflix fantasy è stata “Shadowhunters”, e sappiamo benissimo tutti la pessima qualità con cui è stata traspositata.
Parto dal presupposto che io della trama non sapevo assolutamente nulla, tanto che neanche ero a conoscenza che nella serie ci sarebbero stati anche personaggi del sequel della storia principale, questo ci porta già a pensare che Netflix è già pronta per la seconda stagione e perché no, magari anche la terza.
I primi episodi li ho trovati molto “sbrigativi“, tuttavia non confusionari, anzi, rispetto ad altre serie molto esplicativi, soprattutto per quanto riguarda la differenza tra i Grisha e le persone “normali” che si comprende davvero al primo sguardo, e il passato di Mal e Alina che per quanto mi riguarda è l’unica parte dei due che ho davvero apprezzato.
Mi sento di dire che la serie non ha troppe pretese, per gli amanti del genere probabilmente l’incipit è scontato, però, secondo me il punto forte è stata l’ambientazione e la scelta del casting più che azzeccata (Ovviamente abbiamo anche noi un debole per il signore Oscuro, suvvia, anche noi abbiamo gli occhi!)
Se non fossi stata in sessione esami, avrei finito la serie in una giornata, ne sono sicura. Allo stesso tempo però, in questo modo, prendendomi del tempo, mi sono affezionata ai personaggi, soprattutto a Kaz, Inej e Jesper che hanno letteralmente conquistato il mio cuore. Tanto che vorrei saltare la prima trilogia e andarmi a leggere direttamente il sequel dove sono presenti loro.
Mi sento di dire che sono i personaggi di cui hanno costruito meglio il background e da cui ci possiamo aspettare un enorme evoluzione, a differenza invece di Mal, Alina e Aleksander che invece non mi hanno lasciato particolarmente incuriosita. Mentre due personaggi che hanno destato la mia attenzione sono: Nina e Matthias, li trovo adorabili e stra simpatici, non vedo l’ora di vedere la loro storia evolversi.
Concludo affermando che la serie mi è piaciuta molto, se non che mi sarebbe piaciuto se fosse durata di più. Probabilmente comprerò i libri perché non penso di riuscire ad aspettare la prossima stagione.
Ora vi lascio al commento della nostra Prim!

Rieccomi amici di Nerd House, alloooooooora che dire di questo adattamento televisivo del mondo di Grishaverse da umile lettrice?
Che mi è piaciuto! Ovviamente ci sono stati eventi che mi hanno fatto storcere un po’ il naso, ma partiamo con calma.
L’ambientazione, i costumi e gli attori scelti sono azzeccatissimi, hanno fatto un gran lavoro, sono riusciti a rimanere il più possibile fedeli al mondo creato dalla Bardugo e da lettrice gliene sono eternamente grata, detesto quando un universo fantasy venga snaturato, come per esempio è accaduto alla serie Shadowhunters.
La sceneggiatura aveva l’arduo compito di integrare le vicende della saga Tenebre e Ossa con i personaggi della duologia I Sei di Corvi e il risultato è stato a parer mio molto buono, anche se vedendo le varie puntate ho avuto la sensazione che l’aggiunta di Kaz (reso leggermente sotto tono rispetto alla sua versione cartacea) Inej e Jesper fosse una presenza eccessiva nella trama, come se ci fossero troppi giocatori in campo, non che non funzionassero, però mi ha lasciato un leggero retrogusto amaro in bocca. Ho apprezzato molto la storyline di Matthias e Nina, riportata magnificamente. Chissà come introdurranno Wylan…
Le vicende della trilogia sono state narrate quasi alla perfezione, eccetto per la scena in cui l’Oscuro con nonchalance rivela il suo nome ad Alina, quando tale evento nella saga avviene solamente alla fine e assume totalmente un’altra importanza, che noi lettori ben sappiamo…sì, spettatori della saga vi sto velatamente consigliando di leggere i libri.
Ammetto che ho preferito l’adattamento Netflix per quanto riguarda Alina e Mal, a me sono risultati
nettamente più simpatici, soprattutto il Tracciatore.
Il mio verdetto finale sulla serie? Promossa con riserve, ho qualche timore per la seconda stagione, inerente solo allo sviluppo delle avventure dei Corvi, si giocheranno la trama della duologia in anticipo? Oppure mostreranno la faida con Pekka Rollins e quindi altereranno la storia originale ancor di più? Sicuramente non li lasceranno in panchina.

Le premesse che ci ha lasciato la prima stagione sono buone, vedremo che si inventeranno in futuro!
E voi che ne pensate?
Qui da Prim è tutto, ci sentiamo alla prossima saga!
Per oggi è tutto amici di Nerd House! Speriamo che l’articolo vi sia piaciuto, fateci sapere sotto nei commenti o nei nostri canali social (Instagram e Facebook) e se avete visto la serie e se anche a voi è piaciuta tanto quanto a noi! Non vediamo l’ora di parlarne, quindi fatevi avanti!
Baci Stellari
Hulia e Prim
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