Saluti amici Nerd! Qui il vostro Luke che oggi vi parla della nuovissima serie di Star Wars, Andor!
L’universo de “Una galassia lontana lontana” è in continua espansione e io come fan sfegatato di Star Wars non posso che esserne entusiasta. Internet per ora sembra felice di Andor e devo dirvi che, per ora, lo sono anche io.

Come primo rilascio, avere già da subito tre episodi a disposizione è una cosa nuova per la politica serie TV della Disney. È probabilmente grazie ai 12 episodi previsti, che ci è stato permesso di vedere già tre puntate, ma penso che sia stata una decisione dettata anche dalla trama degli episodi stessi. Infatti, i primi tre episodi sono strettamente collegati e solo insieme riescono a dare un buon inizio a questa nuova serie TV.
Il personaggio di Cassian Andor lo conosciamo già, ma quello che vedremo in questa serie è ovviamente un Ribelle in erba. Anzi per ora non è altro che un rozzo criminale, inesperto e stupido che vive la giornata dandosi più a piccoli atti di crimine che ad un lavoro onesto.

Ed è proprio da questo suo carattere grezzo che parte la storia. Infatti, nel primo episodio, Cassian uccide per errore un dipendente corporativo della Preox-Morlana. Uno stupido incidente che poteva essere risolto in mille modi ma Cassian fa la scelta peggiore. Uccide l’unico testimone dell’accaduto e cerca di darsi alla macchia, lasciandosi alle spalle questo atto orribile. Ed proprio in questo punto, ho visto il potenziale della serie. Perché? Perché in Andor (per ora) stanno seguendo il sentiero tracciato da Rogue One, rincarando ancora di più la dose: i ribelli non sono tutti degli eroi. I ribelli sono spesso criminali, uomini e donne violenti con interessi personali, gente senza scrupoli, agenti disposti a tutto per la propria causa. Il male fatto in nome del bene non è per questo meno grave.

Cassian ha deciso, per rancore, per paura, per furia, per qualunque mix di sentimenti fosse, di uccidere una persona che implorava pietà. Questo focus molto tetro sulla vita nelle periferie della galassia e nella povertà dei pianeti sfruttati dall’impero, chiarisce sempre meglio i sentimenti di odio di un’intera galassia verso un Impero vile e senza pietà.
Comunque, in tutte e tre gli episodi insieme alla narrazione degli eventi “presenti” si affiancano delle sequenze sul passato di Cassian che scopriamo essere cresciuto su un pianeta minerario sfruttato dall’impero. Vive in una particolare comunità, composta solo da ragazzini. Questo, proseguendo nella visione, scopriamo potrebbe essere stato causato dalla catastrofe accaduta mineraria accaduta non sappiamo quando. Si potrebbe azzardare quindi che i genitori di questa piccola comunità fossero tutti minatori morti nel suddetto incidente.

Da qui nasce un piccolo problema della serie: infatti, della storia di Cassian prima della serie si sapeva quel poco che era stato raccontato in Rogue One e anche scritto nella guida illustrata al film in cui c’erano scritti ulteriori dettagli sul passato della spia. In queste righe era stato scritto che Cassian è nato su Fest e che entrambi i suoi genitori sono morti sul pianeta. Qui nella serie invece scopriamo che Fest è il pianeta di nascita fasullo di Cassian, quello che lui e sua madre adottiva hanno scritto sui documenti, mentre invece quello reale è Kenari. Ovviamente non si tratta di una reale differenza e potrebbe essere spiegata come approfondimento invece. In fondo Cassian è una spia e il suo passato è giusto che sia confuso.
Successivamente vediamo Cassian che cerca di procurarsi una via di fuga dal pianeta Ferrix con estrema urgenza vista la situazione. Ma grazie ad un troppo zelante sergente della corporazione, parte una caccia all’uomo per trovare il colpevole dell’omicidio di due dipendenti della Preox-Morlana.

Qui vediamo un’altra espressione del dominio dell’impero nella galassia. Alcuni dei membri di questa corporazione abbracciano volentieri il modus operandi imperiale e imbaldanziti dal potere che gli conferisce l’uniforme della corporazione si muovono per le città come se fossero i legittimi sovrani. Salvo poi dimostrarsi superficiali e impreparati nel gestire la sicurezza e situazioni di reale pericolo. Per questo Cassian si ritrova nei guai: a causa di due corporativi che cercavano di raggirarlo. E anche per questo gli viene data la caccia e poi riuscirà a scappare. Per gli agenti corporativi, il desiderio di trovare un colpevole da punire era tanto forte quanto la loro incompetenza. Forti del favore dell’impero, che aveva concesso loro la gestione del pianeta, si sono lasciati andare a sentimenti di vendetta e ora un “piccolo” incidente che poteva rimanere tale è invece diventato una catastrofe. Il vero controllo imperiale arriverà sul pianeta ora e coloro che si Cassian si è lasciato alle spalle su Ferrix, soffriranno dieci volte di più. È stata bellissima infatti, la scena finale in cui vengono ripresi uno alla volta tutti coloro che Cassian sta lasciando indietro alternando la ripresa tra loro e la fuga di Cassian, con una bellissima colonna sonora di fondo. Questa parte finale riesce a trasmettere tanto sentimento e fa da perfetta conclusione delle puntate ed incipit della serie.

Come prime puntate, posso dire che mi hanno conquistato a pieno. Lasciando da parte il mio amore incondizionato per Star Wars, penso davvero che Andor abbia il potenziale per diventare una delle migliori serie del franchise, insieme a The Mandalorian. Il punto forte di serie di questo genere è probabilmente l’approfondimento su tutti gli altri protagonisti di Star Wars, lasciando un po’ da parte Jedi, Sith e la Forza.
Vedremo come si evolverà la serie, ma a guardare i trailer, c’è tanto potenziale in ballo.
Voi cosa ne pensate invece di Andor? Siete già presi come me oppure ancora non vi ha conquistato?
Noi, come per ogni serie della famiglia Disney, la seguiremo e faremo ogni settimana il nostro articolo con il nostro parere.
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Alla prossima settimana Nerd!
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