Buongiorno e ben trovati amici di Nerd House,
oggi siamo qui per parlare dei Kaiju e della loro nuova “età dell’oro”, ebbene sì, avete proprio letto bene: i Kaiju sono tornati!
Iniziamo a scrivere questo sproloquio sui nostri cari mostri giganteschi con una domanda basilare, sapete cos’è un Kaiju?
Tranquilli non disperate, sia che lo sappiate, sia che in questo momento, casualmente, non lo ricordiate o semplicemente ammettete a me e a voi stessi che non lo sapete, ci sono qui io a rispondervi!
Letteralmente Kaiju significa “strana bestia”, ma viene comunemente usato per definire i giganteschi mostri della fantascienza giapponese: il più famoso tra tutti è sicuramente Godzilla! ( O Gojira se preferite il nome giappo).

Inizialmente i Kaiju erano mostri nati tramite esposizione a radiazioni nucleari, infatti, questa “mitologia” nasce verso la fine della seconda Guerra Mondiale, in quella che viene definita era nucleare.
Col passare del tempo e il sempre maggior successo di questi Kaiju, il significato iniziale andò, leggermente, a perdersi inglobando al suo interno tutti i mostri di grandi dimensioni che vennero presentati al cinema, nelle serie tv o nei fumetti. Un esempio lampante è la cara nemesi di Godzilla, ovvero, King Kong!
Quest’ultimo, infatti, non è nato a causa di alcune radiazioni nucleari ma è sempre esistito in quell’isola leggendaria e irraggiungibile che è l’Isola del Teschio.
Siamo entrati nella nuova era dei Kaiju?
Ma non perdiamoci in milli giri di parole sulla definizione di Kaiju e quali mostri ne fanno parte e quali no, siamo qui per parlare della nuova era dei Kaiju!
Perché dico così? Il motivo è molto semplice: negli ultimi anni sono tornati di moda i prodotti relativi a questa tipologia di scrittura.
Non prendendo in considerazione Godzilla e Kong che sono praticamente dei sempreverdi, almeno a livello cinematografico, abbiamo numerose opere che hanno preso la luce e hanno iniziato a spopolare.
Sicuramente, tra i più famosi e nuovi possiamo trovare questi 3 titoli Kaiju No.8 di Star Comics, Ultramega di Saldapress e la serie animata di Netflix dedicata all’universo di Pacific Rim.

I nuovi trascinatori dei Kaiju
Inizio da quest’ultima, perché, non avendola ancora vista, posso darvi solo un giudizio parziale per il momento.
Ovviamente, ho letto parecchie recensioni a riguardo e devi dire che la maggior parte di queste sono state positive, quindi di sicuro nel prossimo futuro mi toccherà iniziare la serie.
Viene, effettivamente, definita come il giusto seguito dei due film di Del Toro, e proprio questo mi aveva inizialmente un po’ frenato nella visione ma dopo aver letto le recensioni mi sono dovuto ricredere.
In queste due stagioni uscite fin’ora su Netflix vediamo come i Kaiju siano tornati, e non sicuramente per fare pace con gli umani.
Passiamo poi al prodotto di casa Saldapress: Ultramega.
Ultramega è un piccolo elogio ai colori e ai Kaiju, perché dico così? Basta aprire uno dei due volumi usciti fino adesso (saranno 4 in totale, quindi non una serie molto dispendiosa) e capirete la bellezza dei colori usati per questo fumetto.
Se poi parliamo dei Kaiju, che dire, sono decisamente belli e fuori di testa! In questo caso, addirittura, la sottotrama legata alla loro “stirpe reale” è forse più interessante della trama legata al protagonista effettivo dell’opera.
Non posso dirvi che sia una serie per tutti o di comprarla assolutamente ma, se vi piacciono i Kaiju, le scazzottate, il sangue e il realismo fumettistico questa storia fa al caso vostro!

Ultimo, ma non per importanza, Kaiju No.8 edito da Star Comics.
Qui ci troviamo nel mondo di origine di queste creature, ovvero il Giappone, quindi chi meglio di loro può e sa raccontare le loro storie?
Il manga è uno Shonen, al momento ho letto i primi due volumi e devo dire che le basi per un’opera di qualità ci sono.
Se, iniziando a leggere quest’opera, vi aspettate di avere delle rilevazioni o di leggere un’opera definibile capolavoro assoluto non iniziatela.
Perché dico così? Vi dico questa cosa perché ormai tutti si aspettano l’opera rivelazione della vita, no mi dispiace deludervi è un classico Shonen, ed è proprio questo il motivo per cui mi piace. Ovviamente, andando avanti con la trama spero ci siano colpi di scena e punti della storia unici, ma non mi aspettavo nulla di diverso da questo inizio, anzi, se proprio devo dirla tutta, questo inizio ha già portato un colpo di scena: il nostro protagonista ha 30 anni, e non 15 come al solito, scelta molto particolare che ho apprezzato (e non perché io sia più vicino ai 30 che ai 15 eh!)
I Kaiju sono tornati al loro vecchio splendore!
E dopo aver parlato di quelle che, al momento, definisco le tre opere principali sui Kaiju (ovviamente mettendo in secondo piano tutte le continue opere su Godzilla e King Kong, che come ho detto sono dei “sempreverdi”) sono convinto che questi ultimi 10 anni siano stati una nuova “età d’oro” dei mostri, i prossimi anni continueranno ad essere monstercentrici? Probabilmente sì, perché, in fondo, a chi non piacciono i mostri giganti che spaccano tutto?
Prima di salutarvi devo anche ringraziare il mio caro amico Mario della pagina ilbabbanocritico che mi ha aiutato ad avere una visione più completa del panorama mondiale Kaiju!
Fatemi sapere cosa ne pensate di questo “Ritorno dei Kaiju” sotto il posto di Instagram o sotto quello di Facebook!
Per il resto, vi consiglio di seguirci su tutti i nostri social per restare aggiornati su news, recensioni ed eventi e vi do un grosso abbraccio.
Dal vostro amichevole GiulioDuplo di quartiere è tutto, alla prossima e occhio al Kaiju sotto il piede!
Many Nerds, One House!