Amici di Nerd House buongiorno e ben tornati, era da un po’ che non mi buttavo su una recensione (con qualche piccolo spoiler) quindi era doveroso farla per questo film!
Sono arrivato al giorno dell’uscita di Shang-Chi con poco hype, probabilmente dovuto alla semi-delusione di Black Widow.
Con il passare dei giorni, e l’aumentare dei post positivi legati al film, un po’ di hype è venuto anche a me!
La scelta della Marvel di lanciare un supereroe asiatico sembrava una classica mossa di marketing per riuscire a colpire il mercato orientale, e questo mi spaventava un po’, pensavo facessero qualche film un po’ blando solo perché dovevano, invece, dall’inizio alla fine ho apprezzato molto questa pellicola!

Il regista, Destin Daniel Cretton (il diritto di opporsi – ve lo consiglio se non l’avete già visto) è stato bravissimo a rappresentare le scene di lotta, riuscendo ad unire le classiche mosse di Kung-Fu (perdonatemi se non è l’arte marziale giusta ma non sono un esperto in materia) ad uno scenario più moderna e attuale.
Il nostro Shang-Chi, Simu Liu, si è dimostrato un ottimo personaggio: carismatico, dubbioso ma pronto a prendersi il destino del mondo sulle sue spalle. Con lui è ufficialmente iniziata la nuova fase del MCU. Potrebbe essere uno dei futuri pilastri degli Avengers?
A supportare questa storia troviamo molto spalle e una mascotte magnifica (cavolo adoro quel piccolo porco-pollo volante). La più rappresentativa delle spalle è sicuramente l’amica Katy, che (non mi capacito di come) lo segue ovunque senza fiatare, troviamo poi Trevor Slattery (il mandarino di Iron Man 3 – pazzesco da non credere – io basito e felice) e il buon vecchio Wong. Quest’ultimo ci porta in dono anche un personaggio non da poco come Abominio, in maniera particolare e abbastanza no-sense per me, ma comunque accettabile!
La storia procedere lineare, senza troppi momenti di confusione per lo spettatore e, anzi, con molti momenti decisamente carichi che ti tengono incollato allo schermo.

Il padre di Shang-chi è un uomo che ha messo il mondo ai suoi piedi durante i vari secoli grazie al potere di questi 10 anelli. Con una premessa del genere pensare che sia lui il vero cattivo della storia è d’obbligo, invece no. Il vero cattivo si dimostra poi essere una specie di Cthulhu versione draghesca, chiamato “Il Divorato di Anime”.
Questo scontro finale mi ha lasciato un po’ stranito in realtà, mostri giganteschi che combattono e “semplici umani” che riescono a ucciderli. Non lo so, non mi ha pienamente convinto.
Interessante poi la scena post credit in cui vediamo Banner (tornato uomo e con un tutore al braccio con cui ha usato il guanto), Carol Denver (che continua a difendere lo spazio) e Wong discutere con Shang-Chi della provenienza dei suoi 10 anelli, arrivando alla conclusione che non siano elementi terrestri o spaziali ed esistano da molto più tempo di quando li trovò il padre.
Nel totale come film delle origini è una bomba! Unica pecca, il personaggio mascherato. Dal Trailer sembrava essere un personaggio più centrale nella storia invece si è rivelato una foglia in un bosco.
Detto ciò, si merita un 8 a mani basse secondo me.
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Dal vostro amichevole GiulioDuplo di quartiere è tutto, ci vediamo alla prossima Nerds!
Many Nerds, One House!